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CD di musiche Gioachino Rossini
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Una scelta dai Péchés de Vieillesse, eseguita sul pianoforte Pleyel 11695 che Rossini acquistò nel 1846. La trasparente sonorità di questo strumento e il mimetismo timbrico del transitorio d’attacco, che simula i legni e gli ottoni, sono dovuti ai caratteri originali della martelliera Pleyel (una combinazione di feltri a bassa densità con più sottofeltri di pelle). Questo contesto timbrico è particolarmente adatto a tradurre l’antinomia propria della letteratura pianistica rossiniana, tesa fra il minimalismo delle intenzioni e l’impegno compositivo, spesso tutt’altro che marginale. L’interpretazione affronta la contestualità di differenti e talora opposti registri comunicativi (condizione della sostanziale poliedricità del testo rossiniano), nella ricerca di un equilibrio fra i pareri categorici espressi da Rossini sui vincoli posti all’esecuzione, e l’irresistibile vitalità della sua musica; che apre dimensioni oniriche e spericolate. In appendice due diverse interpretazioni dell’Impromptu Tarantellisé e del Pétit Caprice (Style Offenbach). |